Jacopo van de Kerckhoven, Jacopo da Castello
(1640–1705) A still life with peaches, grapes, dates and pomegrantes (an allegory of autumn) / Natura viva con pesche, uva, fichi e melagrane (allegoria dell’autunno), oil on canvas 48 x 72.5 cm, framed
Jacob van de Kerckhoven, known as Jacopo da Castello, was a pupil of Jan Fyt in Antwerp in 1649. He is documented as having been in Venice from 1685, where he resided until 1721. According to Silvia Proni the painting can be attributed to Jacob van de Kerckhoven, called Giacomo da Castello, and can be seen as an 'allegory of autumn', in view of the collection of fruit appropriate to that season. We are grateful to Dott. ssa Silvia Proni for confirming the attribution and for her assistance with the cataloguing.
Jacob van de Kerchhoven, noto come Jacopo da Castello, fu allievo nel 1649 di Jan Fyt ad Anversa. A partire dal 1685 è documentato a Venezia dove risiedette sino al 1721. Della lunghissima attività del Kerckhoven, ci sono giunti straordinari esemplari oggi conservati in numerose collezioni pubbliche e private. In molto casi le opere furono eseguite secondo uno schema esprimente un preciso significato allegorico relativo alle stagioni o agli elementi. Secondo la Dott. ssa Maria Silvia Proni la tela, è da ascriversi a Jacob van de Kerckhoven, Giacomo da Castello e nell’esposizione dei prodotti della terra, assemblati secondo una realtà stagionale, si qualifica come un’”allegoria dell’autunno”. Vera sigla dell’autore sono i particolari rintocchi cromatici bluastri presenti sulla superficie delle pesche, dalla vellutata consistenza tattile, comunque resa attraverso un’attenta analisi del dato naturalistico. Poche risultano le opere dell’autore ove sia tralasciata la presenza di animali (si rimanda per l’argomento a M. S. Proni, Giacomo da Castello ‘pittor di volatili d’ogni maniera’ in Quadri a fiori e frutta, Dipinti di natura morta in Castel Thun e nei musei trentini , catalogo della mostra a cura di Elvio Mich, Trento, 2009, pp. 21–73) che pur sempre mantengono comunque l‘abituale ambientazione crepuscolare, tipica del Castello che cottolinea la maorbida sfericità dei frutti che, dall’ombra dello sfondo, paion quietamente proiettarsi verso lo spettatore, utilizzando anche la particolare impaginazione della scena abilmente giocata in una distanza ravvicinata ad aumentare la visibilità del rappresentato. Siamo grati alla Dottoressa Maria Silvia Proni per aver confermato l’attribuzione e per aver contribuito alla catalogazione.
Specialist: Mark MacDonnell
Mark MacDonnell
+43 1 515 60 403
old.masters@dorotheum.com
21.04.2010 - 18:00
- Realized price: **
-
EUR 14,940.-
- Estimate:
-
EUR 15,000.- to EUR 20,000.-
Jacopo van de Kerckhoven, Jacopo da Castello
(1640–1705) A still life with peaches, grapes, dates and pomegrantes (an allegory of autumn) / Natura viva con pesche, uva, fichi e melagrane (allegoria dell’autunno), oil on canvas 48 x 72.5 cm, framed
Jacob van de Kerckhoven, known as Jacopo da Castello, was a pupil of Jan Fyt in Antwerp in 1649. He is documented as having been in Venice from 1685, where he resided until 1721. According to Silvia Proni the painting can be attributed to Jacob van de Kerckhoven, called Giacomo da Castello, and can be seen as an 'allegory of autumn', in view of the collection of fruit appropriate to that season. We are grateful to Dott. ssa Silvia Proni for confirming the attribution and for her assistance with the cataloguing.
Jacob van de Kerchhoven, noto come Jacopo da Castello, fu allievo nel 1649 di Jan Fyt ad Anversa. A partire dal 1685 è documentato a Venezia dove risiedette sino al 1721. Della lunghissima attività del Kerckhoven, ci sono giunti straordinari esemplari oggi conservati in numerose collezioni pubbliche e private. In molto casi le opere furono eseguite secondo uno schema esprimente un preciso significato allegorico relativo alle stagioni o agli elementi. Secondo la Dott. ssa Maria Silvia Proni la tela, è da ascriversi a Jacob van de Kerckhoven, Giacomo da Castello e nell’esposizione dei prodotti della terra, assemblati secondo una realtà stagionale, si qualifica come un’”allegoria dell’autunno”. Vera sigla dell’autore sono i particolari rintocchi cromatici bluastri presenti sulla superficie delle pesche, dalla vellutata consistenza tattile, comunque resa attraverso un’attenta analisi del dato naturalistico. Poche risultano le opere dell’autore ove sia tralasciata la presenza di animali (si rimanda per l’argomento a M. S. Proni, Giacomo da Castello ‘pittor di volatili d’ogni maniera’ in Quadri a fiori e frutta, Dipinti di natura morta in Castel Thun e nei musei trentini , catalogo della mostra a cura di Elvio Mich, Trento, 2009, pp. 21–73) che pur sempre mantengono comunque l‘abituale ambientazione crepuscolare, tipica del Castello che cottolinea la maorbida sfericità dei frutti che, dall’ombra dello sfondo, paion quietamente proiettarsi verso lo spettatore, utilizzando anche la particolare impaginazione della scena abilmente giocata in una distanza ravvicinata ad aumentare la visibilità del rappresentato. Siamo grati alla Dottoressa Maria Silvia Proni per aver confermato l’attribuzione e per aver contribuito alla catalogazione.
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Mon.-Fri.: 10.00am - 5.00pm
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Auction: | Old Master Paintings |
Auction type: | Saleroom auction |
Date: | 21.04.2010 - 18:00 |
Location: | Vienna | Palais Dorotheum |
Exhibition: | 10.04. - 21.04.2010 |
** Purchase price incl. buyer's premium and VAT
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